Rosa Trento, happening, 16-05-2024
Allegoria della felicità pubblica, Galleria Civica di Trento, a cura di Giulia Colletti e Gabriele Lorenzoni
Largo Pigarelli, Trento
Rosa Trento, happening, 6-03-2025
Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Trento, a cura di Camilla Chini
Tribunale di Trento
ph. Pierluigi Cattani Faggion, Valentina Casalini
Alla fine del 1972, la morte di una donna della Valsugana per setticemia, perforazione dell’utero e peritonite aprì un caso giudiziario storico per l’Italia. A essere incolpato fu Renzo Zorzi, chirurgo e ginecologo che eseguiva, nel suo studio in centro a Trento, aborti clandestini. L’indagine contro Zorzi portò alla confisca di più di 600 cartelle cliniche e, insieme a Zorzi, la Magistratura indiziò 263 donne: l’aborto ai tempi era annoverato tra i delitti contro la sanità e l’integrità della stirpe. La protesta, guidata dal Collettivo femminista di Trento, fu enorme, e arrivò a convocare una Manifestazione femminista nazionale, il 15 febbraio 1975: si chiedeva la legalizzazione dell’aborto – che avvenne solo nel 1978 – e si accusava la Magistratura di violenza istituzionale contro donne spesso provenienti da piccoli paesi di valle, atterrite all’idea di rendere pubblica la propria vicenda. L’happening Rosa Trento prevede la costruzione e la decostruzione collettiva di un monumento effimero creato impilando 263 faldoni – uno per ogni donna accusata. Rosa Trento è un segno di un evento storico raramente ricordato e un’occasione di riflessione sul ruolo e il valore del monumento pubblico. La performance è stata eseguita in due occasioni: nel 2024, in largo Pigarelli, di fronte alla Procura di Trento, per la mostra Allegoria della felicità pubblica, e nel 2025 nell’aula d’appello del Tribunale di Trento, su invito dell’Ordine degli/delle avvocate di Trento Commissione pari opportunità.